Il terremoto che sta scuotendo il Consiglio Regionale pare riguardare anche il Medio Campidano. Secondo quanto stabilito dal Consiglio di Stato, infatti, saranno fuori dal Consesso Regionale di Via Roma i consiglieri: Efisio Arbau (La Base), Michele Zara (IDV), Gavino Sale (Irs) e Mpodesto Fenu (Movimento Zona Franca. Non sembrano esserci dubbi sui consiglieri di coalizione di centrosinistra, ai quali subentreranno Antonio Gaia, Pierfranco Zanchetta e Gianfranco Congiu che hanno presentato i ricorsi. Per quanto riguarda Modesto Fenu, che si configura nella coalizione di centrodestra, invece il subentrante potrebbe essere il primo dei non eletti, Gianni Lampis. Ora potrebbe essere messo tutto in discussione, la sentenza del Consiglio di Stato infatti sostiene: “Al Movimento Sardegna Zona Franca- lista Randaccio non spettava alcun seggio non avendo raggiunto il quoziente minimo previsto pari a 300.522 voti complessivi di coalizione diviso 24 seggi; uguale: 12.521”. Lampis, candidatosi a Febbraio dello scorso anno in quota Fratelli d’Italia, ottenne ben 1216 voti nella provincia del Medio Campidano, non ottenendo il seggio per un’inezia. Studente in Giurisprudenza, ventisette anni, vicesindaco uscente nel comune di Arbus e attuale consigliere di minoranza, è stato vicepresidente del Consiglio Provinciale del Medio Campidano dal 2010 al 2013. Gianni Lampis è uno dei giovani emergenti nel panorama politico non solo del territorio ma a livello regionale. “Ho appreso dagli organi di informazione- ha detto Lampis- la possibilità di subentrare in consiglio regionale a seguito della sentenza emessa dal consiglio di Stato. Se così fosse, ed è quello che auspico, giustizia viene finalmente fatta nei confronti di un territorio la cui rappresentanza politica del centrodestra venne meno in occasione delle ultime elezioni regionali. È opportuno ricordare, inoltre, che proprio nel Medio Campidano l’ultimo seggio della coalizione sconfitta fu assegnato al candidato presidente cappellacci escludendomi di fatto dalla elezione in consiglio regionale”.
Lorenzo Argiolas
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