banner1_lagazzetta
ffserci
striscione_banner
ALP
alfabetar
cepicom
falegnameria
previous arrow
next arrow
ATTUALITÀ

Una battaglia aerea sopra i cieli di Villamar

Condividici...

A Villamar chi più chi meno ha sentito raccontare quest’avvenimento; ora, grazie al contributo scritto e orale di Albertina Piras e Antonio Sanna (autori del libro “Villamar, fede, arte, storia e tradizioni popolari”), è stato possibile ricostruire una storia che oggi viene comunemente ricordata dai villamaresi come “la caduta dell’aereo durante la guerra”.

Siamo nel 1943, nel cuore della seconda guerra mondiale, e l’Italia intera vive un momento molto delicato in quanto la forza del partito fascista inizia a venir meno. In quegli anni, contrariamente a quanto si possa pensare, la popolazione villamarese viveva l’evento più con la preoccupazione per le restrizioni del cibo e la povertà dilagante che non per il vacillare dell’alleanza fra Italia e Germania. Basti pensare che il rapporto fra i villamaresi e i soldati tedeschi fosse stato sempre corretto e leale al punto che i cittadini villamaresi non erano mai stati importunati ed anzi avevano attivato con questi una sorta di libero scambio: i soldati barattavano con i villamaresi scatolette in cambio di uova e altri generi alimentari. Quest’esempio testimonia come le decisioni prese dall’alto fossero percepite dalla popolazione locale in maniera molto distante.

Tuttavia, nonostante ciò, il conflitto dilagava. Villamar, come tanti altri paesi, non fu risparmiata dalle sue conseguenze. Alla fine del mese di maggio del 1943, durante la notte, il paese fu svegliato di soprassalto dall’attacco di numerosi aerei militari anglo/americani che sganciarono alcune bombe distruggendo alcuni casolari ubicati nella periferia del paese. L’obiettivo (mancato) era quello di colpire la stazione delle ferrovie (oggi smantellata) poiché lì sarebbe dovuto transitare un treno merci carico di armi e munizioni per rifornire l’esercito tedesco. Fortunatamente non vi fu alcun ferito, tuttavia rimase alta la preoccupazione fra la gente del paese che un evento del genere potesse ripetersi.

Tale apprensione non si rivelò infondata tant’è che qualche giorno più tardi, il 29 maggio del 1943, intorno a mezzogiorno mentre i contadini stavano estirpando le fave, il cielo di Villamar si trasformò in un cruento teatro di una battaglia aerea fra l’aviazione anglo/americana e quella tedesca. I velivoli di questi ultimi erano di grandissima portata adibiti più al trasporto di armi che non alla battaglia. Antonio Sanna esperto e appassionato di storia racconta: «Avevo circa 5 anni e ricordo benissimo quei momenti così drammatici. I contadini, presi dalla paura, si buttarono al suolo per cercar riparo, mentre mia madre mi fece da scudo per proteggermi. Quel gesto non fu isolato, ricordo come fosse oggi che anche tutte le altre madri lì presenti con i loro figli fecero altrettanto».

Furono momenti terribili: mai come in quel momento  si era potuto osservare direttamente il pericolo reale che la lotta armata poteva arrecare alle persone civili. Il cielo si colorò di rosso a causa delle raffiche di mitraglia. Ad aver la peggio furono i tre grossi velivoli tedeschi che, colpiti da quelli nemici, precipitarono. Dei soldati a bordo di due di quei tre aerei non si salvò nessuno, mentre l’equipaggio di un altro velivolo, caduto in località “Ruilixi” (zona che si trova approssimativamente dopo su cuccuru di San’Antioco verso le campagne di Lunamatrona), si salvò miracolosamente quasi tutto. I contadini presenti nelle vicinanze si avvicinarono numerosi. «Non fu possibile aiutare nelle operazioni di salvataggio  – puntualizza Sanna – infatti il soccorso venne svolto con celerità da parte dei soldati tedeschi. Ai villamaresi fu impedito soccorrere i feriti, ai presenti non rimase che guardare l’accaduto con molta apprensione».

L’evento, visto lo spettacolo cruento, rimase scalfito nella memoria di chi quegli avvenimenti li aveva vissuti. Di quella battaglia aerea però non rimase alcun documento scritto e nessuna fotografia, tant’è che per un lungo periodo fu soltanto il racconto dei presenti a ricordarla.

Tuttavia, nel 1985, successe che a sorpresa venne in visita a Villamar il capitano di quell’aereo, il ricognitore ingegnere Elez Fedrick, che da quel terribile 29 Maggio 1943 non aveva più messo piede in Sardegna. «Ebbi il piacere di conoscerlo – racconta Antonio Sanna – lo accompagnai in località Riulixi. Nel rivedere quel luogo disse che il paesaggio era completamente cambiato, infatti non lo riconobbe. Nel 1943 probabilmente c’erano più alberi, infatti fu proprio uno di questi che nella caduta attutì il colpo facendo girare di quasi novanta gradi il velivolo». Il signor Elez Fedrick regalò alla comunità villamarese alcune foto scattate quel giorno. Una di queste è molto curiosa in quanto testimonia il fatto che i contadini che stavano nei pressi dell’aereo fossero accorsi numerosi. «Di quelle foto – conclude Sanna – ne conservo alcuni duplicati. L’ingegner Fedrick, durante la visita, mi raccontò inoltre che in un successivo scontro aereo in Normandia un altro aereo da lui pilotato, fu colpito e, pur precipitando, riuscì nuovamente a mettersi in salvo. Ammise di essere un uomo nato con la camicia». Rimane un dubbio: come vennero smaltiti i pezzi di quell’aereo? Spiega Antonio Sanna: «Quando l’8 settembre 1943 ci fu l’armistizio firmato da Pietro Badoglio, i quasi 30mila tedeschi dovettero abbandonare in pochi giorni la Sardegna. A Villamar ci fu una corsa per l’accaparramento di tutto ciò che questi lasciarono, non ultimi i pezzi del velivolo di cui io stesso conservo ancora i pezzi di due delle sei eliche di cui era provvisto».

Simone Muscas

RIPRODUZIONE RISERVATA
Condividici...

ecco qualche nostra proposta….

IMG-20231027-WA0002
IMG-20231007-WA0003-1024x623
IMG-20231104-WA0035-1024x623
previous arrow
next arrow
 

CLICCA sotto PER LEGGERE

RADIO STUDIO 2000

Su questo sito Web utilizziamo strumenti di prima o di terzi che memorizzano piccoli file (cookie) sul dispositivo. I cookie vengono normalmente utilizzati per consentire al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare report di navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare adeguatamente i nostri servizi / prodotti (cookie di profilazione). Possiamo utilizzare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti a offrirti un’esperienza migliore. Cookie policy