Con la “vestizione” della santa prevista venerdì pomeriggio (alle 17.30, come tradizione) iniziano i festeggiamenti in onore di Santa Greca che si protraggono per cinque giorni. Quasi inutile parlare del programma civile della sagra in quanto il vero, grande spettacolo della manifestazione più partecipata della Sardegna è la presenza delle attività commerciali, del pubblico e dei fedeli che in un caleidoscopio di luci e colori rendono il tutto una grande magia per tutti i cinque giorni del programma. Tutto questo non per la Regione Sardegna che proprio oggi (martedì) ha pubblicato l’elenco delle “Manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico” insieme ai” maggiori eventi della tradizione regionale” senza indicare tra queste, appunto, la sagra di santa Greca. Neanche un soldo pubblico è stato infatti stanziato ma, forse, neanche nessuna domanda è stata presentata. E così si vedono premiate, tra le altre, manifestazioni come il Matrimonio selargino (oltre 81 mila euro) o il melone in asciutto di Lunamatrona ma non la sagra di Decimomannu. Come si può consultare nel sito della Regione (https://goo.gl/cpkHqj).
G. L. Pa.
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