di Alessia Vacca
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Il 20 luglio si è conclusa la mostra bibliografica promossa e organizzata dal Sistema bibliotecario Monte Linas nella biblioteca comunale di Sardara sulla storia del Cagliari Calcio per tutti gli appassionati e i tifosi dei colori rosso-blu. La mostra bibliografica ha proposto una rassegna antologica di tutti i testi, in possesso del Sistema bibliotecario, che illustrano la leggenda della squadra di calcio più amata dai tifosi isolani e non solo. Dalla fondazione nel 1920 al mitico scudetto del 1970, da Riva, Scopigno e tutti altri eroi della cavalcata trionfale che portò il primo scudetto al Sud Italia, fino ad arrivare alla narrazione delle alterne vicissitudini che la squadra, fino ai giorni nostri, ha affrontato.
«Sull’onda lunga della commozione per la scomparsa del grande Gigi, per la dipartita del quale non si è ancora spento il velo di tristezza che ha coperto tutta la Sardegna, oltrepassando anche i confini regionali, issandolo definitivamente a leggenda indelebile dello sport soprattutto sardo ma anche nazionale ed internazionale, il Sistema bibliotecario Monte Linas e la biblioteca comunale di Sardara hanno pensato di fare cosa gradita ai propri utenti raccogliendo tutto il materiale stampato sull’argomento in possesso del sistema e dedicando una mostra bibliografica al mito di Gigi e del Cagliari. Il risultato è una raccolta di oltre trenta testi, con foto, aneddoti e indicazioni storiche che raccontano la storia della nostra squadra e dei nostri campioni, tra molte sconfitte e qualche gioia, una leggenda che un tifoso del Cagliari, ma anche un semplice appassionato del gioco del calcio speriamo abbia gradito», il commento di Luca Atzori, referente della biblioteca di Sardara.

«Siamo onorati e contenti che la biblioteca di Sardara abbia ospitato questa importante mostra dal profondo valore identitario soprattutto per i più giovani che non hanno vissuto dal vivo le storiche vittorie dei rosso-blu ma le hanno solo sentite raccontare. Questo progetto ha coinvolto anche le nuove generazioni per tramandare loro quanto fatto dai nostri atleti negli anni d’oro. Anche se ci sono state annate calcistiche non da protagonisti rimangono sempre un riferimento sportivo per tutta la Sardegna», le parole dell’assessore allo sport, Antonio Mameli.
Sulla stessa scia anche il primo cittadino, Giorgio Zucca: «L’esposizione, anche se si trova all’interno di uno spazio molto piccolo, dà subito l’idea di cosa abbia rappresentato il Cagliari nel periodo pre-scudetto e nel periodo immediatamente successivo, con campioni come Riva, Domenghini, Brugnera, Albertosi e tanti altri che hanno entusiasmato un’intera popolo e fatto sì che la Sardegna avesse un’immagine diversa da come le cronache giornalistiche davano della nostra isola e del nostro popolo. Questi ricordi non vanno dilapidati, ma devono restare indelebili e trasmessi alle nuove generazioni. Un esempio di vero sport, del quale Riva, che abbiamo salutato proprio quest’anno, è stato il principale artefice. Ben vengano le mostre che mettono in risalto le nostre bellezze e peculiarità che rendono il nostro popolo unico».
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