“L’andamento della spesa per i presidi sanitari comincia a ridursi dal 2016, ma si contrae in maniera più evidente nel periodo 2017-2018”. A sottolinearlo è l’assessore della Sanità Luigi Arru nel corso dell’udienza pubblica della sezione di controllo della Corte dei conti sulla spesa per i dispositivi medici nell’isola.
“L’assessorato si è attivato in particolare nelle ultime due annualità per colmare il gap dovuto anche all’anomalia di alcune procedure di acquisizione basate su proroghe contrattuali ereditate dalle passate gestioni”. Sempre secondo Arru, si è poi provveduto “attraverso gare uniche gestite sia dalla Centrale regionale di committenza sia dalle Aziende in unione d’acquisto e tramite la bonifica delle anagrafiche dei dispositivi medici”.
“Gli effetti positivi degli interventi” conclude l’assessore, “vede in prospettiva una riduzione dei costi che se non sono ancora manifesti saranno evidenti negli anni a venire”.
Tra i risparmi ottenuti vi sono alcune voci di dispositivi medici come reagenti diagnostici, protesi ortopediche e mezzi per osteosintesi e sintesi tendinea, dispositivi per funzionalità cardiaca, protesi vascolari, protesi cardiache.
Tutte categorie (tranne che per i reagenti) acquistate nel corso del 2017 e 2018 e aggiudicate o bandite con gare in unione d’acquisto regionale.
L’assessore alla Sanità Arru: “con l’Ats la spesa per i presidi sanitari scende”

























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