Dalle radici storiche all’energia di oggi, un’istituzione che ritrova vigore e protagonismo nella vita sociale dell’isola
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di Albertina Piras
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C’è un rinnovato entusiasmo che anima le Compagnie Barracellari. Lo si percepisce nelle processioni, nelle sfilate, nei volti nuovi che indossano con orgoglio le divise appena cucite. Una presenza discreta, ma sempre più viva e sentita. Dopo anni in cui sembravano relegati ai margini, i barracelli stanno tornando protagonisti della vita sociale e civile della Sardegna.
Le Compagnie Barracellari sono una realtà tutta sarda: corpi di polizia rurale nati secoli fa, unici nel loro genere in Italia. Il loro compito? Proteggere le campagne, i raccolti, il bestiame, e più in generale il tessuto rurale che rappresenta l’anima dell’isola.
Le origini affondano nel periodo giudicale, quando la “scolca” – una sorta di guardia campestre – sorvegliava le terre coltivate. La “Carta de Logu”, straordinario esempio di legislazione medievale, formalizzava queste forme di tutela collettiva. Ma è con la dominazione aragonese che nasce il barracello moderno: cittadino armato, scelto per onestà e senso civico, pronto a intervenire per difendere il bene comune.
Nel corso dei secoli, i barracelli hanno attraversato periodi di splendore e altri di crisi. Ma oggi, grazie a nuove disposizioni legislative e a un rinnovato sostegno delle istituzioni, stanno vivendo una seconda giovinezza. La Legge Regionale n. 11 del 2024 ha introdotto modifiche importanti che garantiscono maggiore continuità operativa e flessibilità organizzativa, soprattutto in situazioni emergenziali come gli incendi estivi.
Non è solo sulla carta che si avverte il cambiamento: nel 2023, la Regione ha stanziato 17 milioni di euro per rafforzare le Compagnie, investendo in mezzi, attrezzature e formazione.
Testimonianze come quella di Piero Mura, storico Capitano della Compagnia di Villamar, ci riportano a un tempo in cui i barracelli erano una figura temuta ma rispettata. Il suo racconto parla di rigore, ma anche di profondo senso del dovere. Oggi i tempi sono cambiati: l’approccio è più improntato al dialogo e alla mediazione, ma la missione resta intatta.
Le Compagnie Barracellari non sono più un ricordo polveroso dei libri di storia. Sono realtà attive, dinamiche, in cui nuove generazioni trovano spazio e motivazione. I barracelli di oggi sono cittadini che scelgono di mettersi al servizio della comunità. Non per nostalgia, ma per convinzione e amore per la propria terra.
Con il giusto sostegno, possono continuare a essere un pilastro della sicurezza rurale e un simbolo dell’identità sarda che sa rinnovarsi senza perdere sé stessa.
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