di Bruno Mossa
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Prosegue senza soste l’entusiasmante viaggio di “Visioni Sarde” nel mondo. Con cadenza sempre più ravvicinata la rassegna è in giro tra Mogoro, Amburgo, Baressa, Badesi, Calasetta, Hong Kong, San Vero Milis, Villaspeciosa, Villa Verde, Villanova Monteleone, Perdasdefogu, Parigi, Tampere, Rebeccu, Pori e ora Milis ove si fermerà per due giorni.
A Milis organizza le serate cinematografiche il Sindaco pro tempore dottoressa Monica Ortu, con l’intento di far conoscere un’epressione artistica che rappresenta un veicolo di formazione e di crescita culturale. Questa “missione” è favorita da film che, pur con diverse declinazioni stilistiche, propongono voci e immagini non convenzionali e sollevano problemi che travalicano il territorio e l’identità regionale.

Ecco i film che saranno presentati il 1° agosto alle ore 21:00 presso il Cortile della Biblioteca comunale in via Dante:
– Amare ancora di Giuseppe Carrieri, Gonçalo Claro da Fonseca. Al centro del cortometraggio c’è la tematica della violenza di genere, piaga sociale a livello nazionale;
– Come siamo diventati di Christiano Pahler. Il corto affronta con ironia il tema del cambiamento delle relazioni sociali alla luce delle nuove tecnologie di comunicazione;
– Fratelli di Matteo Manunta. Martina dopo tanto tempo torna a casa per una cena in famiglia per confessare ai genitori e al fratello minore di essere incinta;

– Il servo pastore non dorme di notte di Arianna Lodeserto. I vecchi servi pastori e i giovani di Ollolai vengono interpellati sulla lunga e incerta carriera d’ogni pastore, sulle apprensioni del giorno finito, sulle insonnie dubbiose.
Venerdì 8 agosto avrà luogo il secondo appuntamento sempre presso il Cortile della Biblioteca comunale in via Dante con inizio alle ore 21:00:
– S’ozzastru di Carolina Melis. il film esplora il legame tra uomo e natura di cui è ambasciatore resiliente un albero millenario;
– Island for rent di Elio Turno Arthemalle, Tore Cubeddu. Siamo nell’anno 2095: la Sardegna è spopolata, devastata e affittata per attività illegali. I sardi non vivono più sull’isola, ricevono solo un corrispettivo annuale per il suo utilizzo;
– Mio babbo è superman di Giovanni Maria D’Angelo. Una rigida maestra incarna l’ipocrisia di una società divisa in classi sociali, mentre Antonio figlio di un alcolizzato sogna una vita diversa, lontata dai pregiudizi e dalle etichette;
– S 62 di Niccolò Biressi. La solitudine e l’incomunicabiltà sconvolgono la serata di una donna turbata da una notizia sconvolgente;
– Shakespeare in smoke di Francesco Cocco. Una pausa sigaretta durante l’orario di lavoro si rivela per Ric un inaspettato viaggio di sogni passati, presenti e futuri.
La proiezione dei cortometraggi sarà preceduta dal video musicale Ambasciadores de Sardigna un affettuoso tributo ai sardi sparsi nel mondo firmato da Maria Giovanna Cherchi, Angelo Curreli, Gaetano Garau, Gino Marielli e Leonardo Marras.
Visioni sarde è un progetto promosso e organizzato dalla Cineteca di Bologna e Fondazione Sardegna Film Commission, con sostegno della Fasi, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia e di CinemaItaliano.info con lo scopo di promuovere il nuovo giovane cinema sardo.
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