di Gian Luigi Pittau
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Una lunga maratona tra gli studenti di 11 istituti superiori del territorio e dell’istituto “Mossa” di Oristano per prevenire la morte improvvisa dovuta a malformazioni al cuore che spesso rimangono silenziose.
Così si è concluso al teatro comunale di San Gavino Monreale con un affollato convegno aperto a studenti, docenti e medici il progetto “Coru, la prevenzione inizia a scuola”, ideato dai cardiologi Roberto Floris e Fabio Orrù, che ha consentito di visitare circa 800 ragazzi di 11 istituti superiori del territorio.
Numeri importanti che hanno permesso si avviare la diagnosi precoce per le cardiopatie: “Tra tutti gli studenti visitati, – spiegano i cardiologi – circa  40 hanno eseguito approfondimenti in ospedale. Abbiamo fatto in tutte le scuole la visita cardiologica, l’elettrocardiogramma, il controllo della pressione arteriosa e,  quando è stato necessario, una ecografia cardiaca con l’eco portatile. In ospedale abbiamo eseguito 25 ecocardiogrammi, 15 holter ecg. 15 Holter pressori, 3 test farmacologici e 6 prove da sforzo. Abbiamo rilevato alcune condizioni patologiche, alcune delle quali già note, che verranno seguite presso il nostro centro o indirizzare verso altri centri di riferimento”.

Questo percorso a tappe ha promosso la cultura della prevenzione cardiovascolare come evidenzia il primario Gianfranco Delogu, direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiologia e dell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica: “Il progetto ha portato nelle aule delle scuole del medio Campidano l’equipe del reparto di cardiologia dell’ospedale di San Gavino Monreale per svolgere lo screening tra i giovani dell’ultimo anno delle superiori ed ha permesso di attivare la diagnosi precoce delle cardiopatie. Dalla gente comune al campione delle due ruote Fabio Aru, voglio ringraziare tutte le persone che hanno camminato e corso per noi e ci hanno fatto raggiungere il traguardo, ma un ringraziamento speciale lo voglio porgere ai ragazzi, al corpo docente delle scuole che ci hanno ospitato, alla direzione e a tutto lo staff della Assl, a Roberto Floris e Fabio Orrù, ideatori del progetto, e a tutti i cardiologi dell’equipe che hanno partecipato a questa bellissima esperienza”.
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