di Stefania Pusceddu
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Perché ha deciso di candidarsi?
«Mi hanno convito le tante sollecitazioni di cittadini e la consapevolezza di poter dare ancora un contributo importante alla mia comunità, per la mia esperienza e per le conoscenze maturate in tanti anni di impegno civico sia come sindaco ma anche, come consigliere di minoranza. L’amore per la mia comunità ha fatto il resto. Mi sono chiesto se il mio impegno potesse essere utile al mio paese e soprattutto come innescare un’inversione di tendenza per una ripresa economica e sociale. La risposta sono i giovani. Certo, alcuni elementi con esperienza sono utili, ma solo le competenze, l’energia, la vitalità e la determinazione dei giovani che abbiamo nella nostra lista può affrontare con successo la sfida di ricostruire».

Quali sono secondo lei quali sono le criticità da affrontare subito? “
“La riorganizzazione di uffici e servizi comunali affrontando il problema della carenza di organico creando un ambiente di lavoro sereno, garantire il funzionamento in sicurezza di tutte le scuole, adottare interventi urgenti su viabilità urbana e rurale e porre fine all’annosa mancanza di parcheggi; sistemare e riaprire i ponti pedonali e realizzarne un terzo, ampliare il cimitero; adottare urgentemente il PUC e realizzare il nuovo campo sportivo in via Foscolo”.
Quali sono le sfide da non lasciarsi sfuggire?
«Gli interventi sul decoro urbano, la promozione e lo sviluppo delle risorse naturali, ambientali ed economiche del parco comunale “Perd’e Pibera”, anche in chiave turistica per giungere ad una gestione organizzata del parco, alla concessione in gestione delle strutture con servizi per la ristorazione e il pernottamento, alla realizzazione di una galleria mineraria inserita nel percorso minerario di Santa Barbara. Fondamentale il rafforzamento, la modernizzazione e la biodiversità nelle produzioni agricole, zootecniche e artigianali tipiche, anche con piani di intervento in concorso con altre istituzioni ed enti, la promozione di olive e olio con concorsi e sagre e, più in generale, il recupero dei prodotti identitari ortofrutticoli che contribuiscono alla biodiversità del territorio agricolo».
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