Venerdì scorso sotto uno dei ponti della S.S. 131, all’altezza di Sardara, l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Giulia Moi, ha incontrato il capo compartimento Anas Sardegna Valerio Mele, il direttore per le relazioni esterne e i rapporti istituzionali, Giorgio Fabio Altamura, e alcuni attivisti locali del M5S, per effettuare un sopralluogo dove scorrono da anni fanghi tossici, derivanti da residui della miniera di Furtei. I portavoce della società, che gestisce le strade statali italiane, hanno garantito che verrà predisposto un piano di caratterizzazione del sito e discusso congiuntamente il mese prossimo. D’altro canto, la portavoce regionale pentastellata non è rimasta del tutto soddisfatta della risposta. <Fa piacere – ha detto Giulia Moi – che l’azienda se ne occupi solo adesso, nonostante ci siano state due inchieste, di cui una tutt’ora in corso, incentrate proprio sulla terra intrisa di materiali tossici usata per riempire i cavalcavia>. Il tratto stradale in questione è di proprietà statale o del Comune? <Il tratto, oggetto dell’inquinamento – precisa Daniele Tatti, attivista del Movimento – è la complanare ovest e l’arteria principale, visto che il materiale è stato utilizzato per riempire i rilevati dei viadotti tra Sardara e Sanluri, ma non riguarda la ex 131, che è stata ceduta al Comune nel tratto a doppia corsia per senso di marcia>.
Marisa Putzolu
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